Riprendiamo con Stefano di #EnjoyGuadalupa il tour nella città di St. Rose.
Altro punto di forza di questo comune è il suo porto, punto d’imbarco per la più importante riserva marina della Guadalupa, la Grand Cul-de-Sac Marin, raggiungibile con escursioni organizzate dalle locali agenzie turistiche.
Inserita dall’UNESCO nella lista nelle riserve delle biosfere, la riserva marina di Grand Cul-de-Sac Marin occupa una superficie di oltre 15000 ettari protetta da piante di mangrovie e da una barriera corallina dove trovano dimora uccelli marini stanziali o migratori, numerose specie di pesci, tartarughe, molluschi, crostacei e rettili.
Dal porto di Sainte-Rose è altresì possibile imbarcarsi per raggiungere l’Ilet à Fajou, e l’atollo, Iles Caret, fazzoletto di sabbia bianca di circa 250 metri di lunghezza e 20 di larghezza, totalmente turistico dove molte agenzie turistiche organizzano escursioni ad hoc con immersioni e consumazione di prelibatezze locali accompagnati da del buon rum, direttamente in acqua su piccoli materassini.
Altri due caratteristici siti d’interesse turistico di St. Rose sono l’Ecomuseo Creolo e i bagni solfurei di Sofaïa.
Lasciando il centro città in circa cinque minuti d’auto lungo la D19, route de Sofaïa, si raggiunge il famoso Ecomuseo Creolo.
Inaugurato nel 1988 grazie all’interessamento di Jocelyn Roumbo, appassionato del patrimonio e della botanica della Guadalupa, l'ecomuseo creolo propone un'immersione totale nel cuore della storia, della cultura e delle tradizioni creole dov’è è possibile scoprire la biodiversità di questo meraviglioso arcipelago.
Nel museo è presente un vicolo con 32 vetrine, ciascuna dedicata a un comune della Guadalupa che espone le peculiarità delle singole isole.
Al suo interno c’è un vicolo che ospita 32 vetrine, ciascuna dedicata a un comune della Guadalupa che espone le peculiarità delle singole isole.
Infine, l’ecomuseo ospita gli strumenti di lavoro e aree dove la presenza di personaggi a grandezza naturale rievocano gli stili di vita di un tempo.
Pochi minuti più avanti rispetto all’ecomuseo è possibile visitare i bagni sulfurei di Sofaïa, docce con acque a 31°C, famose per le particolari virtù dermatologiche.
Questo sito immerso nella natura lussureggiante di Basse-Terre risale al 1843, e nel corso degli anni ha avuto diverse ristrutturazioni, tanto che nel 2019 il comune di St. Rose ne ha disposto la trasformazione da bacino in docce.
Sul posto è presente un ampio parcheggio che consente di lasciare l’auto e proseguire a piedi per poco meno di tre chilometri verso la suggestiva cascata del Saut des Trois Cornes.
Circa 1 ora e trenta minuti di cammino, tra andata e ritorno, seguendo un percorso ad anello all’interno della foresta segnalato con indicatori gialli.
Il salto è caratterizzato da una roccia centrale sulla quale sono presenti tre getti maestosi che si presentano alla visione dei tanti turisti che quotidianamente sfidano le lievi asperità del percorso.
Al rientro, una bella doccia alla sorgente Sofaïa è la ciliegina sulla torta di una splendida giornata di escursionismo.
Ma St. Rose si pregia di un’altra interessante cascata: quella de Bis, conosciuta anche con il nome di Grand Boucan.
Posta a 11 chilometri dal citato comune, in località Bis-Mailhé, la cascata e raggiungibile scegliendo due percorsi, uno breve di 2,5 chilometri percorribile in meno di un’ora, un altro più lungo di 7,5 chilometri della durata di tre ore.
La cascata si pregia della presenza di un bel bacino d’acqua azzurro balneabile immerso nella natura nel quale si riversano, da un paio di metri d’altezza, fragorosi flussi d’acqua.
Riserva marina Grand-Cul-de-Sac-Marin
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