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Immagine del redattoreStefano

In tour con #EnjoyGuadalupa - I musei della Guadalupa

Un viaggio alla Guadalupa non può essere soltanto un’esperienza finalizzata alla scoperta delle sue splendide spiagge e delle lussureggianti foreste pluviali, ma anche un’occasione per scoprire la storia e le tradizioni di una popolazione dalle radicate origini creole deportata con la forza nei Caraibi durante gli anni bui della schiavitù.

La cultura, l'arte e la storia appartengono pienamente al patrimonio delle Antille, e in in tale ottica, le istituzioni locali e nazionali della Guadalupa e le secolari distillerie e piantagioni ancora in attività, al fine di mantenere sempre vivo il ricordo del passato e, al contempo, promuovere politiche finalizzate alla valorizzazione del patrimonio storico dell’intero arcipelago caraibico, hanno avviato progetti, come quello de "La Route de l'esclave - Traces-Mémoires en Guadeloupe", e aperto musei con lo scopo di fornire una comprensione più completa del passato dell'isola, raccontandone altresì le origini e le tradizioni di questi popoli.

 Nel 1995, il progetto "La Route de l'esclave” ebbe il riconoscimento da parte dell’UNESCO e da questi inserito nel contesto di un programma di valorizzazione storica più ampio dallo stesso nome, finalizzato alla diffusione di un piano turismo culturale in grado di favorire l'identificazione, la riabilitazione, il restauro e la promozione di siti e luoghi della memoria.

18 i siti inseriti nel progetto promosso dal "Conseil Général" della Guadalupa sparsi sulle isole di Basse-Terre, Grande-Terre, Marie-Galante e Terre-de-Bas su Les Saintes, tutti rientranti nell’ambito di un percorso capace di far scoprire un patrimonio ricco e variegato, a volte unico, a volte sconosciuto, ma senza dubbio da preservare, valorizzare e far conoscere.

Piantagione Beausoleil (Montéran, Saint-Claude); forte Louis Delgrès (Città di Basse-Terre); piantagione Vanibel (Vieux-Habitants); piantagione La Grivelière (Vieux-Habitants); l’Anse-à-la-Barque (Vieux-Habitants); prigione degli schiavi Belmont (Trois-Rivières). 

Museo Victor Schœlcher (Pointe-à-Pitre); Memorial Acte (Point- à-Pitre); forte Fleur d’Epée (Le Gosier); scalinata e prigione degli schiavi (Petit-Canal); canale des Rotours (Morne-à-l’Eau); piantagione Mahaudière (Anse-Bertrand); cimitero degli schiavi (Sainte-Marguerite, Le Moule); abitazione Néron (Le Moule).

Abitazioni Murat e Roussel-Trianon, Pound Punch (Grand-Bourg); piantagione Les Galets (Capesterre). 

Siti a Les Saintes

Podere Fidelin (Terre-de-Bas)

Nell’ambito di tale processo di valorizzazione della storia e delle tradizioni della Guadalupa, anche i musei giocano un ruolo di assoluta rilevanza.

Le isole di Basse-Terre, Grande-Terre, Marie-Galante e Les Saintes, sono infatti custodi di testimonianze che richiamano alla memoria le origini dei primi abitanti dell’arcipelago, gli usi e i costumi delle popolazioni che approdarono su queste isole, e le antiche arti adottate nelle lavorazioni artigianali.

Inoltre, grazie alla presenza di piantagioni e distillerie secolari ancora attive, oggi è possibile conoscere le tecniche di coltivazione di quei prodotti della terra, come la canna da zucchero, il caffè, il cacao ecc., destinati, nel processo di lavorazione, alla loro trasformazione in beni di consumo di primissima qualità come rum, cioccolato e caffè.

Il nostro viaggio alla scoperta di questi tesori parte dall’isola di Basse-Terre, ala sinistra della grande farfalla, per visitare a St. Rose il museo dedicato al rum, e quello riguardante le tradizioni creole; l’itinerario culturale prosegue per Pointe-Noire e Vieux-Habitants per conoscere, rispettivamente, il museo del cacao e del caffè, e si completa con quello di Basse-Terre, capoluogo dell’omonima isola, per ammirare le magnifiche testimonianze custodite all’interno di Forte Delgrés, oggi simbolo della lotta alla schiavitù portata avanti nei primi anni del 1800 dall'eroe locale, il condottiero Louis Delgrès.

Ma anche Grande-Terre ospita musei di primissimo piano. Gosier si pregia della presenza di quello degli usi e dei costumi, Point-á-Pitre, invece, per il famoso Memorial Acte, costruito con la finalità di preservare la memoria di coloro che hanno vissuto gli anni bui della schiavitù; per il museo dedicato a Victor Schoelcher, importante figura storica del XIX secolo in quanto difensore dei diritti umani, e quello di St. John Perse, illustre poeta e scrittore, Premio Nobel della Letteratura nel 1960.

Il tour a Grande-Terre si conclude, dapprima, con il museo delle belle arti di St. François e quello dipartimentale d’archeologia dedicato a Edgar Clerc di Le Moule, successivamente con quello della canna da zucchero di Port-Louis e quello delle arti e delle tradizioni della vita di una volta (De la vie d’Antan) di Petit-Canal.

Inoltre, l’autentica isola di Marie-Galante, meglio conosciuto come l’isola dei cento mulini per le innumerevoli piantagioni della canna da zucchero destinate alla produzione del rum, è custode, nella città di Grande-Bourg, di tre musei, due a cielo aperto, l’Ecomuseo Murat e il vecchio zuccherificio Roussel-Trianon, e uno in un'originale locale in stile creolo, il Kreol West Indies.

Infine, a Terre-de-Haut, isola abitata insieme a Terre-de-Bas dell'arcipelago di Les Saintes è presente il forte Napoleon, una fortezza risalente alla metà del IXI secolo custode della storia di questa terra e della battaglia del 1782 che ha opposto i francesi agli inglesi.

Testo Stefano Mappa

Approfondimento: I musei

Memorial Acte (Pointe-àPitre)

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